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Twiga Porto Cervo: il suono esclusivo e potente firmato Void Acoustics

Al Twiga Porto Cervo il suono è parte integrante dell’esperienza ed è qui che il marchio Void Acoustics ha trovato terreno fertile per dimostrare tutta la sua versatilità.

A raccontarcelo è Pietro Loi (DjLOI, foto in basso), sound engineer del locale, che ha curato l’installazione ed il progetto insieme a Dario Juka e Sergio Caio: “Il mio ruolo al Twiga è principalmente quello di sound engineer: seguo l’impianto Void Acoustics nella fase operativa e ne supervisiono la gestione in tutte le aree del locale, garantendo che la resa sonora sia sempre ottimale. La mia esperienza come DJ professionista mi permette di rispondere alle esigenze sia dei grandi nomi in consolle, sia dei musicisti che si esibiscono nei ristoranti.”


L’intero locale è sonorizzato, dalle sale principali fino ai servizi, ed è suddiviso in tre macrozone indipendenti ma interconnesse: Club, Ristorante Casa Fiori Chiari e Ristorante Vesta. Questa architettura modulare permette massima flessibilità, ad esempio diffondendo l’audio del club nei ristoranti o viceversa, mantenendo sempre un’esperienza coerente.

Nel Club troviamo due sub Void Acoustics Stasys Xair che garantiscono basse frequenze profonde, quattro Air Vantage come mid-high ad alta direttività, un Venu 215 e tre Venu 212 per il rinforzo sulle medie-basse, oltre a sei Cyclone 10 e due Cyclone 8 come fill distribuiti. Il DJ booth è anch’esso interamente Void Acoustics con due sub Arcline 118 sormontati da ArcM 15, soluzione che consente monitoring da palco festivaliero, con risposta lineare fino in gamma sub.

Nel Ristorante Casa Fiori Chiari l’atmosfera è più delicata e viene garantita da sei Cyclone 8, diffusori compatti ma dall’ottima resa naturale a basso volume. Il Ristorante Vesta presenta invece un sistema più stratificato con cinque Cyclone 208 e nove Cyclone 55, oltre a un booth dedicato composto da un Cyclone 10 e un Cyclone Bass. I corridoi e i servizi non sono stati dimenticati: anche lì la scelta è caduta su Cyclone 55 e Cyclone 8, così da non interrompere la continuità dell’esperienza sonora nemmeno nelle zone secondarie.

Dal punto di vista infrastrutturale il sistema adotta un cablaggio tutto analogico per affidabilità, ma con gestione digitale completa. Ogni macrozona ha un proprio rack con matrice integrata che distribuisce i segnali ai finali o ad altre zone quando necessario.

I finali Void Acoustics sono dotati di DSP interni che gestiscono filtri, allineamenti e limiter, eliminando la necessità di processori esterni. Il controllo avviene tramite software remoto, app dedicata e controller locali.

“Il cablaggio è tutto in analogico per la massima affidabilità, ma la gestione è completamente digitale. Tramite controller di zona, app dedicata e software remoto possiamo intervenire in tempo reale, anche a distanza, e garantire flessibilità e sicurezza in ogni contesto” sottolinea Loi.

Dal punto di vista acustico le prestazioni sono calibrate con precisione: nel club si raggiungono pressioni medie intorno ai 105 dB(A), con sub capaci di scendere stabilmente sotto i 35 Hz, regalando al pubblico una sensazione fisica di bassi molto intensa. Nei ristoranti invece la taratura mantiene un livello intorno agli 80-85 dB(A), garantendo intimità e massimo comfort nella conversazione, senza sacrificare qualità o dettaglio musicale.

I feedback dal mondo dei performer sono stati molto positivi.
“I DJ rimangono colpiti dalla potenza, dalla precisione e dall’omogeneità del sistema. Il booth dedicato è stato molto apprezzato: permette ai performer di lavorare in condizioni ottimali, con un ascolto fedele e senza compromessi. La risposta più comune è che ‘suona esattamente come dovrebbe suonare un club di alto livello’. Ed è esattamente questo lo standard che volevamo raggiungere” afferma Pietro Loi (in foto).

Il risultato finale è un impianto Void Acoustics che unisce pressione, eleganza e versatilità. Con un suono omogeneo in ogni spazio, un design che valorizza gli ambienti esclusivi e una gestione tecnica avanzata ma intuitiva, il Twiga Porto Cervo si conferma tra i club più all’avanguardia del Mediterraneo, capace di soddisfare tanto il pubblico quanto gli artisti di livello internazionale.

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