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LEWITT LCT 440 PURE, IL "NUOVO CLASSICO" DEI MICROFONI

Francesco Passarelli | Test - Audio | 02/01/2018 alle 12:39

Avere fra le mani un microfono un anno dopo la sua presentazione ufficiale non è certo il massimo ma possiamo ben dire che la lunga attesa è stata ben ripagata.

Infatti il Lewitt LCT440 PURE è stato presentato ufficialmente al NAMM 2017, come mostra il trailer con l'attrice dalla bella voce Alexandra Shipp (Aaliyah: The Princess of R&B // X-Men: Apocalypse).


Da allora in rete sono usciti altri video, che inserisco ma sempre con l'avvertenza di non prendere per oro colato ciò che ascoltiamo, perché non conosciamo il comportamento della sorgente (voce, strumento o altro che sia) in quell'ambiente.

Quest'ultimo test di prova con microfoni decisamente più costosi (in termini percentuali) e con l'apparizione di un molto discutibile anti-vento, quando è fornito in dotazione un ottimo ed elegante anti-pop magnetico!

Prendiamo spunto da questo per parlare della confezione, al solito sobria ma funzionale, nella quale è contenuto il microfono, la sospensione elastica in dotazione (ottima idea anche se un po' costosa, ma decisamente superiore ai supporti non disaccoppiati meccanicamente) e il suddetto anti-pop magnetico.




La prova è stata la parte più "difficile", particolarmente dopo aver letto recensioni quali "It's a mic for life" (GEARSLUTZ), "Forward, open, and clear" (RECORDING MAGAZINE),"A sound that defies its price" (GUITAR INTERACTIVE) e "Well balanced and with good articulation" (SOUND ON SOUND).

Quindi cosa ci restava da fare se non metterlo in funzione con strumenti acustici critici?

  • Contrabbasso acustico: ottimo e lineare, non gonfia in basso ma i bassi ci sono tutti
  • Fagotto: eccellente, anche se il posizionamento ha richiesto un po' di prove nel nostro ambiente di ripresa.
  • Oboe: al di sopra della mischia nella sua fascia di prezzo e quella superiore
  • Chitarra barocca: ci da un'immagine molto interessante catturando tutte le sfumature tipiche di questo strumento ricco di armoniche
  • Pianoforte verticale: buona ripresa anche con un solo microfono, probabilmente la coppia non avrà nulla da invidiare a riprese con microfoni più diffusi
  • Tenore lirico: suono definito in ogni particolare


A questo punto ho lanciato il 440 PURE nella sfida impossibile contro l'ammiraglia LCT940 che si avvale di un'elettronica allo stato dell'arte con possibilità di miscelare il pre valvolare con il pre a FET, e fornisce ben 9 caratteristiche di ripresa, beh il piccoletto ce l'ha messa tutta e in alcune applicazioni è arrivato vicino al suono preciso e all'elevata tenuta dinamica del top di gamma.

Che dire? A mio modesto avviso, seppur esperto (consentitemelo di dire 43 anni dopo l'acquisto - e l'uso - dei miei primi 4 Sennheiser MD441), il Lewitt 440 PURE seppure senza avere un costo inavvicinabile che fa tanto oggetto del desiderio è destinato a diventare un neo-classico e vi consiglio di provarlo assolutamente.

Come, del resto, è confermato dai musicisti e i fonici che lo hanno scelto, compreso un fonico di enorme esperienza di riprese orchestrali che dopo un'accurata prova A/B/C con microfoni più blasonati e più costosi mi ha scritto in privato che nella fascia di mercato del 440 trova ben pochi rivali.



Leggi qui l'articolo
https://www.musicoff.com/test/test-audio/lewitt-lct-440-pure-il-nuovo-classico-dei-microfoni


Autore: Francesco Passarelli

Audio Counsellor e fonico, da decenni al fianco di eminenti e storiche figure del settore ed in mezzo alle più leggendarie apparecchiature audio. Ama dire “Il suono non si racconta, si vive!”.

Altre info su: https://www.musicoff.com/articolo/francesco-passar...

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